E se tutto ciò che abbiamo imparato finora non fosse essenziale? Se quello che consideriamo "normale" o "giusto" non avesse nulla a che fare con la verità? Vi è mai balenato, anche solo per un istante, il pensiero che qualcosa ci sia sfuggito? Che qualcosa ci abbia ingannato, spingendoci a intraprendere un percorso che non avremmo mai scelto se non fossimo stati condizionati - e non necessariamente in senso critico o accusatorio - da tutto ciò che ci ha preceduto e ha gettato le basi della nostra "normalità"? Della nostra "sana" vita?
Mi spiego, così forse qualcuno dirà... "Ecco cosa voleva dire, certo che l'ho pensato!". Penso spesso a come certe informazioni si siano consolidate nelle nostre menti, diventando nel tempo vere e proprie convinzioni. E da qui, mi interrogo su tutte quelle cose che hanno sempre definito il mio percorso, il mio modo di pensare, le basi stesse dei miei pensieri. Ma chi ha detto, ad esempio, che è normale una relazione a due? Esistono esseri viventi che si autofecondano, no? Chi ha detto che dobbiamo uccidere altri esseri viventi per nutrirci? È una bella sciocchezza quella che il nostro organismo non potrebbe reggere una dieta senza carne.
Immagino un Dio o un alieno che, un bel giorno, si manifesti nei nostri cieli, come nei migliori film di fantascienza, e dopo un'entrata spettacolare in stile Spielberg, con effetti speciali grandiosi e stupefacenti, ci fissi negli occhi e la prima cosa che dica sia... "Non avete capito assolutamente nulla!".
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